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domenica 22 maggio 2016

Il fiore di pesco

" Fiori rosa fiori di pesco
c'eri tu....",, canzone di Lucio Battisti, uno dei testi dove si citano questi stupendi fiori.
Ne è piena la poesia, l'arte pittorica.
Voglio ricordare il celebre pesco in fiore, che Vincent van Gogh dipinse durante il suo soggiorno ad Arles, in Provenza.
Nel dipinto l'albero in fiore è situato in un campo e si staglia in verticale.
Il tutto, albero, fiori, cielo e campo sono avvolti dalla luce, trascinando l'osservatore nella meraviglia della rinascita della natura.

Avere ne l giardino un pesco è infatti meraviglioso, e per i corposi e succosi frutti, e per l'aspetto ornamentale di questa pianta dalle antiche origini.
Ogni primavera è un appuntamento magico quello delle fioriture delle nostre piante, seguire il susseguirsi di queste è sempre una rinascita.
Originario della Cina, questo albero affonda le sue radici in tempi lontani, antichi, fino ad arrivare in Europa.
I suoi fiori nelle tonalità che sfumano, del rosa, dal più acceso al più tenue sono profumatissimi.
Si sviluppano prima delle foglie distribuendosi a grappoli lungo i rami, tra Marzo e Aprile.
Simbolo della primavera, della prosperità, di ammirazione e di amore immenso.

"Tutti i fiori, tutti, tutti,
pesco, viola, gelsomino,
quanto di cespo, o d'erba, o d'albero fiorì."

Con queste parole, nella Butterfly di Giacomo Puccini,  Butterfly si rivolge a Suzuki, allorché avvista la nave che batte vessillo americano e che, lei ,pensa, le ricondurrà il suo amore.

Butterfly vuole disporre ogni fiore, fare primavera per accogliere il suo tanto atteso amore.

LuciaB

venerdì 20 maggio 2016

Fiori intorno a noi: Che sorpresa! I capperi*

Fiori intorno a noi: Che sorpresa! I capperi*: Sicuramente sarà capitato a tutti o a molti di osservare la presenza di arbusti ramificati e penduli sulle mura antiche dei nostri borgh...

giovedì 19 maggio 2016

Che sorpresa! I capperi*


Sicuramente sarà capitato a tutti o a molti di osservare la presenza di arbusti ramificati e penduli sulle mura antiche dei nostri borghi.
Queste piante sembrano naturalmente decorare, maggiormente quando è in atto la fioritura.
A me è capitato,mentre fotografavo un antico muro di cinta al tramonto, di notare l'allegro volo di tanti passerotti che, letteralmente, si precipitavano a volo  dentro a quei cespi.
Mi sono detta che era uno spettacolo fantastico e mi sono posta delle domande.
Ebbene quelle erano piante di cappero!
Quegli uccellini molto probabilmente andavano a nutrirsi, dunque!
La pianta di capperi infatti ha proprietà aromatiche e culinarie per i suoi capperi appunto, che sono i boccioli della pianta, ed i suoi frutti dall'aspetto oblungo e provvisti di peduncolo, chiamati cucunci.
Questi vengono conservati sotto olio, sotto aceto o sotto sale, e vengono utilizzati per insaporire pietanze, dalle carni alla pizza; i cucunci principalmente con le carni di pesce.
Sono note anche le loro proprietà medicamentose, e questo sin dall'antichià.
La pianta in questione è rupicola, cresce spontaneamente su substrati calcarei, e la troviamo anche , come detto, su antiche mura, ma viene coltivata per utilizzare al meglio le sue proprietà.

Grazie anche alla fama dei capperi di Sicilia, questa pianta è considerata una tradizione italiana.
"Quegli odori di alghe seccate al sole e di capperi e di fichi maturi non li troverai mai da nessuna altra parte..........."
Dacia Maraini

I suoi fiori, decisamente graziosi, sono costituiti da quattro sepali di colore verde e da quattro petali bianchi; vistosi i suoi stami sono di colore rosso- violaceo e provvisti di filamenti; la loro fioritura avviene tra Maggio e Giugno, ma può protrarsi nell'arco dell'estate.

E' una piacevole sorpresa incontrare la Capperis spinosa sulle lunghe mura dei nostri borghi.
Per me almeno lo è stato!
Talvolta, presi da altro, ci perdiamo certi particolari graditi e piacevoli.
Osservare il mondo attorno a noi è gratuito ed è meraviglioso, sempre*

LuciaB


domenica 15 maggio 2016

Fiori e monti


Una piacevole escursione




   Nel post precedente ho parlato dell'incontro con le ginestre ed ho accennato ad altri fiori. Qui voglio semplicemente raccontare anche attraverso le immagini i delicati fiorellini avvistati nel corso di quella piacevole serata.

Sono ovviamente fioriture spontanee, siamo in Maggio, e siamo nella zona dei Monti del Parterre, a Cortona, in Toscana.

Ecco dei deliziosi fiorellini bianchi, dei quali non  conosco il nome, ma ne vedo la grazia.

Si protendono e sembrano volerci dire qualcosa*
La natura offre uno spettacolo ed in questo ognuno percepisce un qualcosa di molto personale, così come quando si è a teatro, si legge una poesia, si è difronte ad un opera d'arte.

Certo vi è una oggettività, ma le emozioni, i sentire sono spesso individuali.
Personalmente, forse anche data la mia preferenza, da sempre. per i fiori di campo, quelli spontanei, questi fiori mi sono sembrati sorridermi, sorriderci,in segno di accoglienza!





Un piccolo tocco di azzurro ed ancora tanta luce ci allieta di nuovo, improvvisamente.
La scoperta di una piccola Bellezza, che nell'immediato non avevi visto***



Questo gruppetto lo trovo decisamente magico.
Quando le piccole cose riescono a sorprenderci è veramente un momento gioioso*
Torni a casa rinnovato*
Ecco questi piccoli fiori, solitari, ma per lo più raggruppati, protesi verso la luce e carichi di colore, sono un grande dono della Natura; ci accompagnano nel percorso montano lungo i bordi delle strade, si arrampicano su muri e greppi, fino giù alla boscaglia.
Riconoscibile,la rosa canina!
Nota per la sua semplicità e la sua millenarietà, essa è costituita da quattro petali bilobi di un delicato colore rosato, soprattutto verso i margini, ed è la specie spontanea più comune in Italia.
Già nell'antichità erano note le sue proprietà medicamentose, i suoi decotti.
La rosa canina si presenta normalmente come arbusto spinoso, cresce  nelle zone temperate del Vecchio Mondo, in prossimità di boscaglie; la fioritura si ha da Maggio a Luglio ed in autunno nascono i suoi frutti, bacche carnose, di colore rosso vivace.

Forse è una rosa canina quella, dalle foglie celestine, dipinta nell'affresco nel palazzo di Cnosso nell'isola di Creta, là dove il famosissimo uccello azzurro è attorniato da svariati fiori.
Certo che, quando la avvisti, inevitabilmente la ammiri***



......e con questa immagine di spontaneità della Natura vi saluto!

         LuciaB




venerdì 13 maggio 2016

Ginestre

                                          
 La Ginestra

" Tuoi cespi solitari intorno spargi,
Odorata ginestra,
Contenta dei deserti, Anco ti vidi
De' tuoi steli abbellir l'erme contrade
Che cingon la cittade................"

 La ginestra. Giacomo Leopardi

Credo che dopo aver citato i versi di una tra le più grandi liriche, qualunque scritto abbia scarso rilievo, tanto sono alti quei versi, quella lirica!
Ciononostante mi proverò a buttar giù un mio umile scritto.

Macchi di cespi gialli colpiscono il nostro sguardo in questo periodo primaverile.
Se non sapessimo che trattasi di ginestre, di certo ci incuriosiremmo molto, e comunque esse costituiscono sempre una felice sorpresa!
Si, questa è la Natura; essa non conosce stanchezza, noia, si ripete periodicamente sempre con meraviglia e bellezza, e viene ad allietare il nostro animo.

E' così che nel corso di una escursione le ho viste insieme ad altre meraviglie spontanee.
In questi casi l'osservazione,l'ammirazione, ed anche la contemplazione sono inevitabili.

Qui siamo in Toscana, in una zona stupenda, dove sei nel mondo,ma sei anche in un "oltre", che evoca un tempo indefinito; qui il tempo non esiste.
Dico sempre che cogliere l'atmosfera di un luogo è fondamentale!

Questa è una parte di mondo che mi permetterei di consigliare in particolare a chi aspira alla quiete.

Realmente siamo a Cortona, più precisamente nella zona, fuori città, fuori mura, ad est, là dove lo sguardo spazia verso la convalle, fino ad arrivare ai monti , confine tra Toscana ed Umbria, là dove lo sguardo coglie panoramiche e squarci unici sul Lago Trasimeno.



Panoramica dalla parte alta del viale costeggiato da cipressi


Che Meraviglia la terrazza panoramica nella parte terminale del Viale del Parterre*

Quale Meraviglia il viale costeggiato da antichi cipressi che ci accompagnano in un percosrso che costeggia i monti del Parterre, là dove la visuale verso l'alto consente la vista della basilica di Santa Margherita, la patrona di Cortona*

Il silenzio domina la scena, l'aria tersa ci avvolge deliziosamente. e la nostra appartenenza alla natura si ristabilisce*


Tornando alla ginestra, questa pianta dai fiori gialli si presenta sotto forma di arbusti o cespugli ed appartiene alla macchia mediterranea.

Si tratta di una tribù di piante, di più specie quindi, della Famiglia delle Fabaceae; il suo nome scientifico è Spartium junceum.

Lucia Bianchi

giovedì 12 maggio 2016

Roselline di antiche mura

Antiche mura                                      Siamo di nuovo in Toscana, di nuovo esternamente e lungo le mura di una dimora storica, risalente a fine Settecento; la bellezza ci sorprende di nuovo; questa volta con un romantico
cespuglio di deliziose,  piccolissime rose bianche.


Ville di questo genere stimolano la fantasia e l'immaginazione, conducendo in "altrove" già esistiti, e facendo tornare alla nostra memoria narrazioni o testi poetici. 
     " In un comune mattino d'estate-
Una boccetta di Rugiada- Un'Ape o due-
 Una Brezza- una capriola fra gli alberi-
                Ed io sono una Rosa! "
 Emily Dickinson


Sulle rose potremmo scrivere per ore, tante sono le specie, le varietà, i colori, le loro disposizioni nei parchi, nei giardini,ora in vaso, ora a cespuglio, ad alberello, a formare bersò o decorativi archi, ma sempre con un comune determinatore, la bellezza, unita alla semplicità, ma anche alla forza.
Diremo qui che la rosa bianca è simbolo di candore, purezza, amicizia.
Un cespuglio di tante piccole roselline è un delicato, romantico decoro, abbellimento nella bella stagione.

E' pur vero che la rosa può suscitare emozioni e "sentire" contrastanti.
Nel Medioevo, forse per la presenza delle spine lungo lo stelo, veniva sentita da una superstizione popolare come pianta delle streghe, ma nel contempo, per la sua bellezza, perfezione di linee, come pianta delle fate.
La rosa dunque simbolo di sentimenti anche contrastanti; amore e odio, purezza e passione.............., ma anche di completezza.
Essa è comunque associata alla femminilità, alla grazia, alla bellezza, alla perfezione, ed è ad essa propiziatoria.


La fioritura esplode nel mese di Maggio.



Questo infatti è detto il mese delle rose, grandi protagoniste, regine dei giardini, con i loro luminosi colori e soavi profumazioni.
Maggio è anche il mese della Madonna ed è anche per questa ragione che la rosa bianca assurge anche a simbolo di purezza, grazia, verginità, perfezione.
Alla Madonna si fa dono delle rose dunque, anche se rosse, per esprimere verso di Lei amore e devozione.

Lucia Bianchi

lunedì 9 maggio 2016

Fiori di malva

La malva

Capita, passeggiando per paesi,in parte urbanizzati, in parte no, che il nostro sguardo venga attratto da un qualcosa che per il suo colore allieta e da vita intorno a sé.
Qui siamo in un paese della Toscana, una zona precollinare, un passato caratterizzato da un incontro tra paese e ruralità.
E' così possibile incontrare ancora al suo interno ville ma anche giardini e greppi.
E' così che una sera il mio sguardo sia stato attratto da una serie di fiori rosacei, di colore  lilla, che svettavano su di un greppo in prossimità di una villa dei primi del novecento.
Sono tornata a fotografare quei fiori di Malva, la Malva sylvestris, una pianta erbacea della famiglia delle Malvacee, perenne o annuale, la fioritura della quale va da Aprile ad Ottobre, e le cui origini sono europee e dell'Asia temperata.
 Tra i miei ricordi vi è quello di quando da piccola andavo a raccogliere i fiori di campo e mi capitava di incontrare quel fiore rosaceo con petali bilobati.
Devo dire che pur preferendo altri fiori avevo un atteggiamento di curiosità  e di rispetto nei suoi confronti e che mai ne ho colto uno.
Avevo sentito dire in casa dei fiori di malva e delle loro particolari proprietà; circolava il termine di decotto di malva.

Infatti, come si sa, la Malva, una erbacea ricca di mucillagini, è una pianta officinale con proprietà medicamentose note ed ampiamente utilizzate nel tempo dalla medicina popolare.
Note sono le sue proprietà lenitive, emollienti ed antiinfiammatorie; vengono utilizzati sia i fiori che le foglie.

Tradizioni di medicina, di rimedi naturali, giungono sino ad oggi, ricordandoci atmosfere e sapori di antichi decotti, di infusi, di sapori, atmosfere di altri tempi*

LuciaB

  

domenica 8 maggio 2016

Fiori di Tarassaco

Luminosi, di un colore caldo, un  giallo dorato, come tante stelle della terra, i fiori di tarassaco fanno la loro apparizione spontanea in primavera.
Trattasi dei fiori del Taràssaco, Taraxum officinale, una pianta erbacea a fiore appartenente alla famiglia delle Asteracee.
Questa pianta erbacea a radice fittonante, quindi molto resistente, il che permette alla parte di fittone eventualmente non reciso  di generare nella stagione favorevole un nuovo individuo, nasce spontaneamente in pianura nei climi temperati, in terreni erbosi preferibilmente estesi, anche incolti, ed ha carattere infestante.

Oltre che per la simpatia dei piccoli fiori e delle sue infruttescenze, dette soffioni, il taràssaco è noto sin dall'antichità per le  virtù medicamentose delle sue foglie e radici, e per l'utilizzo che se ne fa in cucina, insalate primaverili depurative di foglie di tarassaco, e nella fitoterapia.

Chiunque abbia o abbia avuto in sorte di vivere in campagna o in paesi prossimi ad essa, ha sicuramente memoria di essersi imbattuto in questi fiori, un po particolari diciamo, nel senso che non sono visibilmente fiori da recidere, da raccogliere per abbellire vasi o comunque per adornare i giardini, ma sicuramente ed intuitivamente altro.
Sicuramente a molti tornerà alla mente il nome di Dente di leone, a causa della forma dentata dei petali dei fiori, cicoria selvatica, pisciacane, girasole dei campi, e quel sentire popolare, fatto di tradizioni giocose e semplici, in particolare legate ai soffioni.
Questo nome deriva dal fatto che, allorché si ha la maturazione dei frutti ( acheni di pappo ), i peli dei pappi espandendosi vanno a formare una sfera tale che al soffio, anche leggero, del vento, si dissolve. Infatti al vento gli acheni si staccano facilmente dal ricettacolo dell'infruttescenza.
Basta dunque un soffio*
Quante volte da ragazzi abbiamo fatto quel gioco di soffiare, un gioco" propiziatorio", augurale.

Capita di incontrare vecchi giardini e di vedere che qualcuno ha scelto di lasciare prosperare in parti di esso queste piante ed altre piante spontanee ed i loro fiori.
Potremmo dire che ciò è bello ed interessante.

LuciaB

venerdì 6 maggio 2016

 LL'ALBERO DI GIUDA'ALBERO DI GIUDA

I fiori rosa o bianchi della pianta del cosiddetto" Albero di Giuda" sono quanto di più bello ed ornamentale possa nascere nei giardini tra Marzo ed Aprile, ma possiamo     ammirarli anche in parchi e  viali.                                                                                                                                                          
Piccoli,ma numerosi, essi fanno di questa pianta un albero fiabesco, togliendole quell'aura negativa che lo avvolge in conseguenza di una leggenda che lo lega .a Giuda.

Il su vero nome è  Cercis siliquastrum o Cercis siliquastrumAlba ed è originario dell'Asia Minore.

Quando i fiori cadono dai rami un tappeto si forma alla sua base e la magia del colore si ripete, rosa o bianco che sia.
Ricordo che, quando eravamo piccoli, io ed i miei fratelli avvistammo un piccolo alberello in un angolo del nostro giardino. Ci sembrò strano e non particolarmente bello,ma, abituati ad amare la natura, decidemmo di volerlo tenere lì, con noi. Ed è così che poi ci innamorammo dei suoi tanti piccoli fiori rosa, ed ogni anno andavamo a controllare che tutto fosse a suo posto. Oggi è una pianta grande, alta e magnifica*

LuciaB

mercoledì 4 maggio 2016


                               Alloro
     Fiori di alloro

 
Si narra che la ninfa Dafne, della quale si era invaghito il

dio Apollo, sia stata trasformata in alloro, affinché potesse

liberarsi dalle eccessive attenzioni del dio.

Fu così che Apollo decise di coltivare quella pianta nel suo

giardino e, fattane una corona con le foglie, di porre questa

sulla propria testa per sempre.

Simbolo dell'irraggiungibile, l'alloro, considerato anche pianta

 sacra al dio Apollo, in quanto tale assurge a simbolo di 

onore e di gloria.

E' così che oggi una corona di alloro va ad adornare la testa 

degli studenti appena laureati.

Il Laurus nobilis, un piccolo albero o arbusto sempreverde, 

cresce spontaneamente nelle regioni mediterranee.

Troviamo piante di alloro, spesso sotto forma di arbusti, ad

 adornare i giardini italiani, sia come siepi, sia in vaso.

L'aroma delle loro foglie si diffonde attorno, così come, in

 Aprile, la bellezza dei piccoli fiori dal colore giallo- bianco

,disposti lungo lunghi gambi, va a generare un impatto

estetico di grande bellezza e gloriosa emozione. 


Lucia Bianchi